Parco dei Quartieri Spagnoli Community Hub

Era il 2016, ed era Urbact 2nd Chance a Napoli. Ascolto Attivo aveva affiancato cittadini e amministrazione nell’elaborare una vision condivisa per la rigenerazione dell’ex Ospedale Militare: il gigante addormentato.

Oggi, quel percorso riparte facendo tesoro della storia partecipativa che da quel momento si è sviluppata intorno al “gigante” e si pone obiettivi nuovi: allargare la rete e diversificare gli attori coinvolti nel processo, co-progettare lo spazio fisico del parco e di alcuni edifici in maniera permanente, definire un modello di gestione condiviso e attivare il community hub, lo spazio dei cittadini per promuovere progettualità e socialità.

Il primo incontro si è tenuto il 28 gennaio durante il quale, grazie a una camminata esplorativa insieme a cittadini, architetti, tecnici e rappresentanti dell’amministrazione, si è andati alla scoperta del luogo, dei suoi punti di forza e di ciò che si sente la necessità di modificare. L’incontro si è concluso con un momento di confronto con la vice sindaca, Laura Lieto, un rappresentante della municipalità, Salvatore Iodice e un rappresentante del Demanio, per mettere a fuoco obiettivi e tappe del percorso.

L’11 marzo, invece, a seguito della call to action durante la quale sono state raccolte 44 proposte, si è ragionato sulle funzioni che il Parco dei Quartieri Spagnoli dovrebbe ospitare. Sono stati formati quattro tavoli di lavoro suddivisi per tematiche (community hub/artigianato, ambiente, arte ed educativo – sociale) per cominciare a costruire la rete e la comunità di progetto, trovare punti di contatto tra le proposte, farne emergere di nuove, e ragionare sugli aspetti dai quali partire per dare concretezza al progetto.

Il 1 aprile, si è tenuto un laboratorio di preparazione alla  Charrette, in programma il 6 maggio, per cominciare a sgrossare la riflessione sullo spazio fisico, conoscer la storia del luogo, comprendere i vincoli specifici e quindi affrontare consapevolmente le sfide progettuali che questo spazio pone.

A gennaio è iniziata la terza fase del percorso partecipativo, dedicato alla co-progettazione della governance. Questa terza fase si è aperta con un primo laboratorio con le associazioni per mettere a fuoco in maniera condivisa i temi da trattare, le questioni delicate da affrontare, e sta proseguendo con un ciclo di 4 incontri on line “Ma gli altri come hanno fatto?”, per confrontarsi con i protagonisti di esperienze analoghe e ragionare insieme sul modello più adatto per il progetto PQS.
Seguiranno laboratori in presenza e un tavolo del confronto creativo con le istituzioni e le associazioni.